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  Banzi
  Il centro storico
 

Dal portale d'ingresso del centro storico, si entra in un piccolo spazio circondato da vecchie mura ed edifici antichi. Si possono anche notare le bifore, antiche finestre con due ante che si aprono, separate da una piccola colonna. 
In realtà il centro storico racchiude tutto il complesso dell'Abbazia di Banzi. Di certo Banzi era, in epoca passata, uno dei centri di potere dell'intero meridione; quindi con il termine "centro storico" intendiamo tutta la zona che era abitata dai monaci di Banzi. Gli edifici del centro storico erano in precedenza le celle utilizzate dai monaci per dormire.

Nel complesso dell'Abbazia di Banzi si entra per due porte: una di questa, quella che porta direttamente in Chiesa, viene chiamata Porta Santa, che in passato rimaneva quasi sempre chiusa, solo in alcune feste religiose importanti essa veniva aperta. Di solito infatti si entrava dalla porta che oggi porta al cortile del centro storico.

Il complesso dell’Abbazia ha origini molto antiche. Non entreremo nello specifico dal punto di vista storico perché tratteremo di questo nella sezione “La storia di Banzi”. Ma c’è un episodio storico, citato dallo stesso Pannelli con incredibile accuratezza, su cui ci possiamo soffermare: l’intervento di una guarnigione di soldati contro l’Abbazia di Banzi. In effetti già da tempo gli Agostiniani ospitavano nel convento moltissimi banditi e fuggitivi, e quest’azione andava contro le leggi statali. Perciò la guarnigione di Genzano entrò in azione attaccando l’Abbazia. I monaci chiusero le porte e poco dopo la guarnigione di soldati utilizzò delle scale per giungere alle finestre. Ci furono alcuni morti tra gli stessi monaci Agostiniani. Certo, non possiamo definire quest’azione come un vero e proprio assedio, ma ne deduciamo che, in casi estremi, l’Abbazia poteva fungere anche da “fortezza”.










Accanto alla Chiesa, sulla destra c'è una porta e, sopra di essa, c'è lo stemma di Papa Urbano II, su cui è riprodotto un leone al centro di due torri. Alla sinistra della Chiesa vi è anche una specie di pietra bianca su cui è incisa una scritta in lingua osca




Questo faceva parte del piedistallo che sorreggeva la dea Minerva in un tempio dedicato a lei. Sotto la scuola dell'infanzia, si ritiene, che ci siano i resti di tale tempio.


Nel Centro Storico c'è un passaggio che porta ad una piccola piazzetta. Da qui si può vedere molto bene lo stesso campanile della Chiesa








 

 
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